martedì 15 marzo 2011

… domani è troppo tardi


Un tempo credevo fermamente che al di là della vita ci fosse un’altra vita. Poi ho smesso di crederci fermamente, ma ho continuato a pensare che quella parte di noi che ci distingue dagli altri sette miliardi o quasi di esseri umani non può morire con il nostro corpo, e continua a vivere sotto altra forma. Ci ho voluto credere con tutta me stessa, soprattutto quando sono morti i miei più cari amici in un incidente stradale (ne parlo qui) e mi è sembrato  di impazzire dal dolore. Adesso non so più a cosa credere… sono confusa e non riesco a pensare ad altro che al fatto che troppo spesso la morte ti toglie persone amate, ed ogni volta fa più male.
Sono passati tantissimi anni dal giorno in cui sono morti Aldo e Paolo, ma il mio dolore è sempre lì,  e mi colpisce ogni volta che penso a loro, che ricordo la loro voce, che rivedo il loro sorriso rimasto giovane, e tento, senza riuscirci, di immaginarli invecchiati, con capelli bianchi e rughe, con la meravigliosa follia dei vent’anni ammaccata dalla vita.
… La vita. Che ti sommerge, ti fagocita, ti impedisce di vivere. Che ti costringe a correre, a non soffermarti mai come vorresti sulle cose importanti perché non ne hai il tempo, che troppe volte ti fa dire “domani” quando pensi che non vedi un amico da troppo tempo, che non sai niente di lui da mesi, da anni, e ti chiedi perché è successo e ti giuri domani lo chiamo, domani ci vado.
Poi succede che domani è troppo tardi. Che lui non c’è  più. Che non mi farà più ridere con le sue battute sempre pronte, che non potrò più chiedergli come stai, e non potrò più bere il suo caffè. Che non ho potuto salutarlo perché se n’è andato così, all’improvviso, e tutto il tempo che non ho trovato mi pesa come un macigno mentre guardo la sua bara uscire dalla chiesa, e rivedo accanto a me troppe persone che non vedevo da anni , persone che come me lo hanno amato, hanno amato la sua allegria, il suo sorriso, la sua disponibilità, e come me sono esterrefatte e non riescono a crederci, e come me hanno condiviso un po’ del loro cammino con lui,  e lo hanno fatto con gioia.
   E soprattutto guardo te… la mia amica di sempre, quella della mia adolescenza tormentata, e della mia gioventù complicata, quella con cui ho diviso tanta parte della mia vita, e da cui la vita mi ha fatto allontanare piano piano senza che me ne rendessi conto fino in fondo… e guardo il tuo meraviglioso bambino che non piange e per questo mi strazia ancora di più e mi chiedo di quanta forza avrai bisogno adesso, e dove andrai a prenderla che dietro quella tua apparenza dura sei più fragile di un fuscello al vento.

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Rientrerò a piccoli passi nella tua vita, piano piano, in punta dei piedi, per non disturbarti, perché troppe volte ho pensato la vado a trovare, la chiamo, e troppe volte ho rimandato a domani. E non voglio più, mai più pensare che domani è troppo tardi, e mai più voglio fermarmi all’incrocio della morte e realizzare che ho corso troppo ed inutilmente, visto che quello stop alla fine mi ha costretta a frenare. Tanto valeva andare più piano…. e godermi i posti attraversati, ed i miei compagni di viaggio;  e piangere per chi se ne va, ma senza sentirmi in colpa per aver pensato che avevo la vita davanti per rivederlo. La vita è troppo breve ed imprevedibile per crederci ancora.

7 commenti:

  1. Di fronte a perdite così grandi rimango sempre allibita...
    Forse perchè so cosa significa perdere qualcuno a cui vuoi bene, so cosa significa avere rimpianti e rimorsi per non aver fatto di più o meglio per quella persona, per avergli detto che gli vuoi bene e che è importante per te... Però so anche che tutto ciò fa parte della natura umana, il non pensare alla morte ma pensare a un domani che, a volte, non arriverà mai... Quindi, amica mia, non farti colpe inutili perchè non è colpa tua se qualcosa o qualcuno se l'è portato via prima del tempo...
    Adesso puoi in un certo senso rimediare stando vicina alla tua amica e a suo figlio, ora più che mai hanno bisogno di persone vere e sincere come te che le colmino di affetto e amore fraterno!
    So che è brutto dirlo ma nulla viene per caso perchè se non succedeva questa cosa terribile magari tu e lei non vi sareste mai più sentite o viste...
    Chissà... Pensa a loro adesso, non pensare al passato!

    Ti abbraccio forte e se hai bisogno di parlare sai che su me puoi sempre contare...

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  2. Anna,con questo post mi hai fatto rivivere momenti dolorosi che anch'io ho vissuto e non ancora metabolizzato dopo anni, per la scomparsa improvvisa di persone care, tra cui mio padre, e più recentemente di un'amica carissima, colpita dal mio stesso male, ma meno fortunata di me.Credo di capire il tuo rimpianto e il rimorso per aver rimandato a domani o a "tempi migliori" il modo e il momento per un saluto, una telefonata,per poter ricordare il loro ultimo sguardo,sorriso e per aver perso l'occasione di esprimere loro il mio affetto,amicizia, amore. Però mi hai fatto capire che per rimediare al nostro egoismo non è mai troppo tardi e anch'io stasera prima di scrivere questo commento ho frugato fra i miei ricordi e ho recuperato il nà di telefono di una vecchia amica con cui ho condiviso gli anni più belli della mia carriera di insegnante in un paesino di montagna e che non rivedevo da più di 30 anni. Ed è stato come se ci fossimo lasciate da pochi giorni. E questo anche grazie a te e a questo tuo bellissimo post. Ti abbraccio e ti auguro una buona notte, ma prima mi vado a leggere come preparare il dolce tricolore che hai preparato nell'altro blog;)

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  3. questo post è una dichiarazione d'amore...

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  4. Ciao ragazze... è passata una settimana da questa notizia che mi ha lasciata senza fiato, e ancora non ci dormo, per il dolore che mi ha dato e per il pensiero della mia amica.

    @ Sesè, lo so, sentirmi in colpa non solo è inutile ma forse neanche sensato, la vita è così e lo sappiamo tutti, ma questo non mi consola, soprattutto nei confronti di lei che è stata per me, e per gran parte della mia vita, più di una sorella...

    @ Luigina mi ha fatto bene quello che mi hai scritto... anche se tu sei giustificata dalla lontananza, che volere o nolere porta per forza a perdersi un po'. Ti dirò che anch'io grazie a Facebook ho ritrovato con gioia immensa vecchi amici persi di vista da decenni e perfino cugini di cui avevo perso ogni traccia, e mi tengo in contatto costante con loro da molto tempo... con lei purtroppo non è andata così, e non so se ora, ora che il mio "ritorno" potrà sembrarle solo un atto dovuto, sarà possibile recuperare un po' di tutto quello che abbiamo perso. Ma ci proverò.

    @ Maddy grazie.... trovi sempre le parole giuste.

    @ Vale è un piacere averti anche qui... sì, in un certo senso lo è, amore e dolore immenso, per quello che le è successo e per aver lasciato che la vita ci allontanasse così, io e lei abbiamo condiviso tutto, il buono ed il cattivo, per quasi trent'anni, la mia porta era aperta per lei in qualunque momento e la sua per me, siamo state l'una per l'altra il rifugio, l'abbraccio, il letto di riserva, il sorriso e le lacrime, ci siamo aiutate, coperte, divertite, siamo state complici, sorelle, abbiamo diviso tutto, proprio tutto, fino a che piano piano il fiume della vita ci ha travolte e separate senza che neanche ce ne rendessimo conto... e mi sono ritrovata a tornare dopo troppo tempo a casa sua per abbracciarla, per piangere insieme a lei senza parole per questa cosa terribile ed a realizzare che insieme a lei ho perso, e lasciato che la mia vita frenetica mi togliesse, una delle cose più preziose che abbia mai avuto.

    Vi abbraccio tutte e vi ringrazio di cuore.

    Anna

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  5. Sono rimasta senza parole e con il respiro sospeso.
    Posso abbracciarti?

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  6. Grazie Licia... un abbraccio in certi momenti, senza parole inutili, è l'unica cosa di cui abbiamo bisogno. Per questo dopo tanto tempo non le ho telefonato, ma sono andata da lei e l'ho abbracciata e basta, senza parole. Grazie... spero tanto di conoscerti un giorno.

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