Una settimana fa, mentre ero al lavoro, nel corso di un temporale di quelli storici abbiamo sentito un miagolio disperato provenire dal giardino. Stava letteralmente diluviando, e sotto un albero un gattino di pochi giorni lottava per non affogare in una pozzanghera e chiamava disperatamente la mamma che però non si vedeva. Così due persone che lavorano lì lo hanno preso, asciugato, scaldato, mentre io impossibilitata ad aiutarle perché impegnata con i pazienti mi affacciavo ogni tanto a vedere quell'esserino minuscolo che pian piano da sembrare un topino bagnato ha assunto l'aspetto di quel che era, un gattino di pochi giorni, con gli occhi ancora semichiusi, infreddolito e disperato, forse affamato. Pur sapendo che non è il massimo gli abbiamo dato con una siringhina un po' di latte del distributore automatico e quando finalmente è sembrato tranquillo una delle due ha chiamato il suo ragazzo perché la venisse a prendere con il suo trovatello.
Tre giorni dopo Chiara, così si chiama la ragazza che lo ha trovato, mi ha chiesto se potevo aiutarla... lei il gattino per motivi vari non può tenerlo, ed il suo ragazzo che ci ha provato con tanta buona volontà non era in grado di gestirlo per le troppe cure ed attenzioni di cui ha bisogno un gattino così piccolo. Facendone ufficialmente un fatto di opera buona ma gongolando fra me e me le ho detto che me ne sarei curata io insieme alla mia famiglia... e quattro giorni fa un esserino piccolissimo è arrivato ad allargare una famiglia dove da sette anni vive felicissimamente Minou, la nostra adorata gattina nera che per me è una terza figlia.
Come immaginavamo Minou l'ha presa malissimo. Lei, dolcissima ed affettuosa, giocherellona ed allegra, da quattro giorni dimostra sofferenza, ci ha soffiato per due giorni, passa la maggior parte del suo tempo fuori, non gioca, non fa le fusa, non dà i suoi affettuosi bacini rasposi... non so come andrà a finire, io desidero disperatamente che alla fine si abitui e lo accetti, di sicuro per adesso è indispensabile che il gattino cresca e diventi indipendente prima di prendere una decisione. Che spero sia quella, semplicemente, di tenerlo con noi.
Non ha ancora un nome, perché non sappiamo ancora se è maschio o femmina, e perché non riusciamo a trovarci d'acccordo. Chi ne propone uno, chi un altro, difficile trovarne uno che si adatti sia a un maschio che a una femmina e che piaccia a tutti. Carlo vorrebbe chiamarlo, se maschio come sembra sia, Milos. Ma a Silvia non piace, dice che somiglia troppo a Minou e potrebbe essere ulteriore motivo di gelosia. Io ho proposto Lucky, fortunato, bocciato perché "troppo da cane". Altra proposta, che a me non dispiace, è Tish, o Tishi, dalla parola greca (che si scrive in tutt'altro modo ma ha più o meno questo suono) "Fortuna". Nell'attesa, è semplicemente "Piccolino"... e sta impegnando enormemente la mia vita e la mia pazienza. Che sia fortunato ad aver trovato noi, è poco ma sicuro. Però siamo stati fortunati anche noi, per la gioia che ha portato in questa casa.
Eccolo qui, il primo giorno a casa nostra... sperduto, un po' arruffato, un po' puzzolento (non c'è mamma gatta a lavarlo, lo faccio io con un panno in microfibra), così piccolo e tenero ed indifeso che ci ha conquistati tutti... Silvia per prima, che malgrado la preoccupazione per Minou si è sciolta di fronte a questo esserino dolcissimo.
Il giorno dopo, coccolato da Erika...
L'ora della pappa, momento non facile visto che quasi non riesce ad attaccarsi alla tettarella e cerca, miagolando disperatamente, la morbidezza di mamma gatta.... inoltre, dopo la pappa, perdo un po' di tempo a massaggiargli la pancia ed i genitali perché faccia la pipì e possibilmente anche la cacca, simulando con uno scottex la lingua della mamma, che in natura lo fa continuamente. Dopo, lo lavo delicatamente e lo asciugo. Poi gli faccio esplorare un po' di ambiente, sorvegliando i suoi passi traballanti.
Esplorazione tra i cuscini del divano.... è buffissimo, riesce a malapena a tenersi sulle zampe davanti, ed avanza barcollando come un ubriaco... tanto che un altro dei nomi papabili (se fosse maschio) è Whisky!
Le sue proteste sdentate al momento di tornare nella sua cuccia...
... e alla fine, la rassegnazione.
Ieri sera comunque, dopo quattro giorni, Minou mi ha fatto le fusa, mi ha dato qualche leccatina ed ha giocato allegramente con me... Anche con Silvia sembra meno arrabbiata e malgrado il comportamento molto circospetto sembra che stia ritrovando un po' di serenità... Stamani contrariamente agli altri giorni è in casa, anche se evita accuratamente di salire in camera mia dove invece stava per molto tempo, visto che per ora Piccolino alloggia qui. Quando ci sembrerà il momento giusto proveremo di nuovo a farglielo conoscere,... sperando di non scatenare un'altra brutta crisi di gelosia.
Minou, la nostra principessa... il nostro tesoro immenso. Altro che diamanti e gioielli... in questi giorni i suoi bacini e le sue fusa sono il regalo più bello che si possa ricevere e desiderare.
Nei prossimi giorni pubblicherò altre foto ed altre notizie su Piccolino!