Toc toc… permesso?
E’ il mio primo giorno qui e mi sento spaesata ed intimidita… come un’alunna proveniente da un’altra scuola il primo giorno in classe! Per di più non sono esattamente una ragazzina (anche se lo spirito è quello!) e sulla soglia (o quasi) dei cinquant’anni mi chiedo se non dovrei lasciar perdere questa idea del blog personale… Tuttavia ho voglia di provare, di sperimentare questa nuova situazione nella quale sono incappata per caso, gironzolando per internet in un pomeriggio di autentica, rara noia (chi ha mai il tempo di annoiarsi?!).
Così eccomi… e prima di tutto mi presento.
Quarantanove anni tra poco, due figlie di cui una diciannovenne ed una quasi quattordicenne, voglia di vivere ma soprattutto di veder vivere nel modo giusto queste due ragazze, un lavoro di infermiera che faccio da circa trent’anni, difficile ma molto amato, che non mi da solo da vivere ma anche da riflettere, e che spesso mi fa sentire fortunata, fortunatissima, pur con il cuore che sanguina di fronte alle storie che incontro ogni giorno.
Romantica oggi come lo ero a tredici anni, quando scrivevo un diario, quello delle mie prime cotte, quello degli scontri con mio padre, padre amato ed odiato con la stessa intensità ed il cui ricordo più vicino è quello in cui stringendogli la mano ho ascoltato i suoi ultimi respiri… era ancora giovane ed aveva sofferto moltissimo, facendo soffrire altrettanto noi familiari, tanto da dover accogliere quella morte con un sollievo che non mi ha tuttavia impedito di piangere di dolore e di sentire ancora oggi, al solo pensiero, il nodo in gola ed il rimpianto di non aver saputo comunicare nel modo giusto con lui…
Curiosa nei confronti di tutto ciò che mi circonda, il che mi dà la voglia eterna di capire tutto, di conoscere il mondo in tutte le sue sfumature, di arrivare nel cuore delle persone, di andare sempre oltre l’apparenza. Ho fatto molti corsi per il puro piacere di farli, corso di cucina toscana, corso di fotografia, corso di astronomia , corso di pasticceria…
Sposata da venticinque (VENTICINQUE!) anni con Carlo, più di metà della mia vita vissuta accanto a lui, nel bene e nel male, tra momenti molto belli ed altri anche molto brutti, ma sempre con la convinzione che lui era ed è quello giusto, quello con cui dopo queste nozze d’argento festeggiate con uno splendido viaggio voglio vivere anche quelle d’oro e perché no, quelle di diamante.
Altruista come tutte le mamme sanno essere, o forse un pizzico di più visto che da anni lavoro molto attivamente come volontaria per una Associazione ONLUS… inizialmente me l’ha imposto il mio cuore di mamma (ad una delle mie figlie era stata diagnosticata una malattia autoimmune, fortunatamente la meno bastarda), poi ho scoperto che fare qualcosa per gli altri oltre che per sé stessi è talmente gratificante che dimentichi con estrema facilità che lo stai facendo gratuitamente… in realtà ti scalda molto più il cuore il sorriso di un bambino che i soldi pur indispensabili dello stipendio.
Distratta… oddio quanto!!! Motivo di discussioni continue con mio marito ed anche di preoccupazione quando dimentico cose importanti… ma mi giustifico un po’, faccio sempre diecimila cose, ho sempre un mare di impegni, non so dire mai di no e così mi ritrovo oberata di lavoro e di pensieri… però un po’ distratta lo sono comunque!
Totalmente mancante di senso dell’orientamento… altro motivo di discussione ma io che ci posso fare???
Generosa… fossi ricca donerei a piene mani, forse per questo faccio volontariato, non posso dare soldi ma almeno dono solidarietà e competenza a chi ne ha bisogno davvero.
Testarda… se devo fare una cosa, per difficile che sia la porto in fondo e probabilmente questo è un pregio… ma la testardaggine, lo so, può essere anche un brutto difetto. Col tempo ho imparato che a volte è meglio cedere.
Impulsiva… o perlomeno l’indole è quella. In realtà anche questo difetto, perchè riconosco che spesso lo è, ho imparato con gli anni a controllarlo. Meglio riflettere prima di agire… nel bene di tutti.
Imbarazzata… lo sarò se un giorno o l’altro una delle mie figlie scoprisse questo blog. O forse, chissà, mi sentiranno più vicina a loro.
Direi che come primo approccio può bastare… il resto lo racconterò nella seconda puntata, o forse mai, dipende dal mio umore.