Vorrei averlo scritto io. Per te, con cui ho passato più di metà della mia vita, con cui ho costruito giorno per giorno il futuro, con cui ho gioito e sofferto e pianto e riso, con cui ho litigato e fatto pace migliaia di volte, con cui ho viaggiato e sognato e fatto mille progetti, con cui ho voluto e visto nascere e crescere le nostre figlie, con cui ho vissuto le mie e le tue prime rughe, i primi capelli bianchi, continuando a volere questa vita… la vita con te.
"L’amore non è già fatto. Si fa. Non è un vestito già confezionato, ma stoffa da tagliare, cucire. Non è un appartamento "chiavi in mano", ma una casa da concepire, costruire, conservare e spesso riparare. Non è vetta conquistata, ma partenza dalla valle, scalate appassionanti, cadute dolorose nel freddo della notte o nel calore del sole che scoppia. Non è solido ancoraggio nel porto della felicità ma è un levar l’ancora, è un viaggio in pieno mare, sotto la brezza o la tempesta. Non è un "si" trionfale, enorme punto fermo che si segna fra le musiche, i sorrisi e gli applausi, ma è una moltitudine di "si" che punteggiano la vita, fra una moltitudine di "no" che si cancellano strada facendo. Non è l’apparizione improvvisa di una nuova vita, perfetta fin dalla nascita, ma sgorgare di sorgente e lungo tragitto di fiume dai molteplici meandri, qualche volta in secca, altre volte traboccante, ma sempre in cammino verso il mare infinito".
Michel Quoist
"Non camminerai mai da sola…"
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