Gennaio sta finendo e questo blog durante questo mese è rimasto miseramente vuoto… mi ero ripromessa, come quando scrivevo un diario, che avrei scritto almeno un intervento il mese, più che altro per tenermi in contatto con me stessa… Ma è come quando ti fai mille buoni propositi all’inizio dell’anno: il due gennaio già la volontà va a farsi fottere.
Tuttavia eccomi qui… la solita domenica mattina in cui mi sveglio all’alba, mi faccio un bidone di caffè bello lungo da far vergogna ad una napoletana verace quale sono in teoria ma non in pratica, mi immergo con gioia nel silenzio meraviglioso di una casa addormentata in cui l’unico rumore avvertibile è il ron ron di Minou… uno dei pochi momenti della mia settimana in cui sto veramente sola con me stessa ed in cui faccio vincere il desiderio di non fare assolutamente niente. Così il cervello viaggia senza una meta, un po’ come il computer il cui schermo mi ha dato le date del concerto della Pausini e relativi prezzi del biglietto, poi quelle del musical Notre Dame de Paris visto quest’estate ma che voglio rivedere, poi Facebook che ad essere sincera mi sta un po’ annoiando, il meteo ed un po’ di cronaca tanto per farmi venire un po’ di tristezza… un po’ come lo zapping con il telecomando, solo un po’ più silenzioso e mirato, anche perché io la tv proprio non la sopporto. E infine questo pensiero… sta già finendo il primo mese dell’anno, ed io cos’ho messo in pratica dei miei buoni propositi? Mi ero ripromessa: di mangiare meno schifezze, e ci riesco un giorno sì e due no; di avere più pazienza con le mie bimbe, ma in fondo quello fa parte del mio carattere e del mio rapporto con loro e non c’è buon proposito che tenga; di leggere qualche buon libro, ma la sera crollo che sembro pagata ed i libri acquistati stanno sempre lì ad aspettarmi; di lavorare con più serenità ma con certi colleghi la cosa continua ad essere impossibile; di spendere meno e mettere qualcosa da parte ma a quanto pare stipendio da infermiera e risparmi non sono compatibili; di comprarmi una bella macchina fotografica per riprendere a fare qualche foto un po’ più creativa rispetto a quelle della compatta, ma certe spese inaspettate mi sa che me lo impediranno… insomma, dall’anno vecchio non è cambiato niente, se non che ho un mese di più. Tra due settimane o poco più compio 49 anni, non me li sento e mi dicono che non li dimostro ma il calendario non perdona, rughe e capelli bianchi hanno fatto la loro comparsa da un pezzo, la menopausa ed io siamo ormai amiche per la pelle, gli anni ’80 dei miei vent’anni sono sempre più lontani… ma facendo un bilancio di questo primo quasi mezzo secolo mi sento soddisfatta, ho costruito molto, distrutto poco, dato e ricevuto moltissimo, ho una famiglia che è ancora un cantiere con lavori in corso e non se ne vede la fine ma tutto sommato ci sono costruzioni ben più brutte, amici su cui contare, gente che mi vuole bene, interessi a non finire ed ancora molta voglia di vivere e di migliorare. Se dovessi fare un bilancio sarebbe del tutto positivo, e credo di non poter chiedere molto di più. Così in questa mattina di domenica dal cielo spruzzato finalmente di azzurro mi sento bene, quasi felice, ottimista come spesso mi capita, convinta che al di là dei buoni propositi le cose oggi, domani, dopodomani e per sempre saprò viverle nel modo giusto. E se per qualcuno sono, e sono sempre stata, stronza… probabilmente è solo perché se l’è meritato. A buon intenditor poche parole.
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