28 gennaio, ore 22,30
Qualche sera fa, guardando dal mio letto il cielo oltre il lucernario, mi si è quasi fermato il respiro per la bellezza dello spettacolo che mi offrivano le stelle… avevo di fronte, incredibilmente brillante, la costellazione di Cassiopea con la sua inconfondibile forma a doppia vu, e poco più il là, altrettanto nitide, le Pleiadi. Mi sono alzata sul letto e, naso contro il vetro nel buio completo della mia stanza,ho provato la stessa emozione di sempre nel guardare il cielo meraviglioso che nelle notti limpide sovrasta la campagna poco illuminata in cui abito, ed ho salutato in un sussurro commosso anche l’affascinante Orione ed il poco riconoscibile Perseo, rimanendo per un bel po’ ad ascoltare il battito profondo dell’universo sopra di me. Mi capita spesso, quando Carlo lavora di notte, di stare sul terrazzo a godere della bellezza del cielo, o di dormire con l’oscurante del mio lucernario aperto per sentire la compagnia delle stelle o della luna… da qualche anno l’astronomia è entrata nel mio cuore, ed è sempre un’emozione per me riconoscere una costellazione, e magari riuscire a puntare con il telescopio proprio la stella o il pianeta che voglio osservare…
Ieri mattina mi sono alzata un po’ prima che suonasse la sveglia, e mentre sorseggiavo il mio solito bidone di caffè lungo sono uscita in giardino e naturalmente ho guardato in alto… il grande carro mi si è presentato davanti solitario, maestoso, nitido con le sue sette stelline, e sarei rimasta a naso all’insu a guardarlo fino al sorgere del sole se solo non avessi dovuto recarmi al lavoro. Ho pensato, oggi sarà per forza una buona giornata.
In quei momenti provo qualcosa che somiglia molto alla felicità. Lo so che può sembrare assurdo, l’umore di una giornata non può certo essere condizionato dal cielo più o meno limpido o da una costellazione più o meno evidente, non è questo che intendo… ma una notte limpida mi dà sempre la consapevolezza dell’immensità in cui siamo immersi, un mattino stellato mi fa iniziare meglio la giornata, e soprattutto mi fa sentire parte di un disegno divino… il che detto da una quasi atea credo la dica lunga su come mi sento.
Ma c’è anche il rovescio della medaglia… come il cielo coperto e buio di stasera. In altre sere probabilmente non ci farei neanche caso, darei un’occhiata e farei spallucce, o magari mormorerei peccato, stasera Orione non si vede… ma ho un macigno sul cuore, un macigno che si chiama preoccupazione, e questo cielo sembra in linea con la mia tristezza, e che trattenga le lacrime come faccio io. So che al di là delle nuvole le stelle ci sono… devo solo aspettare che si diradi la cortina scura che le copre. Forse domani saranno così luminose da farmi pensare di poterle toccare se allungo una mano, e dimenticherò il cielo buio di stasera. Devo solo aspettare… ed anche la serenità, come le stelle, tornerà; o meglio… è lì, dietro le nuvole, come loro
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Le Pleiadi
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